domenica 30 agosto 2015

Cadore giurassico e mesolitico

C'era una volta un montanaro atipico, di nome Vittorino. Amava la montagna, percorrerla e 'scavarla'. Nondimeno amava il mare, compiendo traversare e suggestivi scatti. Nato a Selva di Cadore, un giorno si trovò a 'carezzare' per l'ennesima volta il gigante che sovrasta il paese, ovvero il Monte Pelmo, (il Pelmetto, in particolare) riconoscendo sulla sua 'pelle' dei singolari 'buchi': non semplice rughe del tempo, ma vere e proprie tracce del passaggio di....qualcuno. Quei qualcuno, fu appurato in seguito, erano dinosauri: ornitischi, coleosauri e prosauropodi, veri e propri animali del giurassico, transitati sul posto 220 milioni di anni fa.









Era la metà degli anni '80. In quegli stessi anni, Vittorino propiziò anche il ritrovamento dell'uomo di Mondeval: un figuro di un metro e sessantasette vissuto 7500 anni fa, e rinvenuto pressoché intatto in scheletro e corredo funerario nell'omonima località.







Due scoperte non banali. Tanto che nel giro di qualche anno Selva di Cadore riesce a farne la base per realizzare il museo che non c'era: intitolato a Vittorino Cazzetta, oggi ospita un calco a misura naturale del lastrone dolomitico che alloggia le impronte degli animali preistorici, e lo scheletro originale dell'omino mesolitico. Li ospita, e li spiega, ricorrendo ad un alternanza di luci, voci e suoni che rendono la visita accattivante per grandi e piccoli, incuriositi dal racconto del contesto in cui l'uomo e gli animali vissero, e della dinamica di ritrovamento.



4/4

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